Da circa due anni, i ricordi mi accompagnano in ogni momento della mia vita. Ho sempre la sensazione di vivere per ricordarmi di vivere.
Da questa estate, per ben due volte, ho casualmente ripercorso delle tappe che mio zio aveva percorso nel lontano 1967.
Nel periodo 1967/1969, mio zio era allievo carabiniere nella stazione di Bressanone e S. Michele all'Adige, questo l'ho sempre saputo, ma come tante cose, l'avevo recluso nella parte più polverosa della mia memoria.
Ma quando, in questo Natale, ho visitato Bressanone, Bolzano e Merano ho avuto la sensazione che lui fosse li.
Ho fatto il viaggio in pullman, dove di solito dormo pesantemente, invece tra Bolzano e S. Michele all'Adige, i miei occhi sono rimasti aperti per ammirare il meraviglioso gioco di luci
che piano piano si presentavano davanti a me
Una luce di quelle che non si dimenticano, di quelle che ti trattengono nell'osservarla, di quelle che ti fanno trattenere il respiro, di quelle Magiche.
... fino ad arrivare a S. Michele all'Adige e un pensiero mi gironzolava in testa ... "gran bel paese e bellissimi ponti, mi ricorda qualcosa"
Ritornata a casa, ne parlo con mia madre, la quale mi dice " ... ma li ha prestato servizio militare lo zio Pino. Da quella zona, quando sei nata (1968) ti ha portato il tuo primo paio di scarpette."
... almeno io, sono rimasta senza parole ...
Il nostro legame era forte, la mancanza è tremenda, la nostra mente, il nostro cuore ... a volte parlano per noi e ... io in quel giorno, dove la luce giocava a nascondino con le montagne ed i meleti ... il mio cuore ha capito che c'era qualcosa di speciale in quel luogo, tanto lontano dal mio piccolo paese. ... come scrisse mio zio nella cartolina che inviò in famiglia nel 1967, ritrovata tra i ricordi fotografici della vita dei miei nonni
Personalmente, vivo lentamente ma ... vivo per ricordare, quando non ricorderò più ... vorrà dire che sarò morta !!! Non voglio far finta di niente per non star male ... perchè così, è come non vivere
Quella luce era Magica e mi manca da morire !!!
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*Lentamente muore
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Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marca,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un
insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli
sensati.
Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia
incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare. Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità."
(Pablo Neruda)