domenica 17 febbraio 2013

SITO SULLA FOTOGRAFIA

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GRAN BEL SITO !!!!!!!!

Rocca Respampani

In occasione di un workshop fotografico con il grande fotografo Gabriele Rigon, ho avuto l'occasione per visitare Rocca Respampani, nel comune di Monte Romano (VT).
La rocca è di proprietà privata e si trova al centro di una tenuta agricola con mucche e maneggio di cavalli.
Gli interni della Rocca sono molto belli, un pò abbandonati, in parte restaurati, ovunque fili elettrici penzolanti, segno di un tentativo di restauro.

 i saloni sono splendidi, ampi e quasi tutti adornati con camini





Sotto alla Rocca, c'è il Ponte di Fra Cirillo. Questo ponte venne chiamato anche Ponte della Pietà, perché nella sua struttura era presente un “altare” (foto n. 28/b), oggi ancora in parte conservato, al cui interno, in origine, doveva forse esistere una qualche immagine sacra riproducente una Pietà. Una leggenda vuole che venne costruito in una sola notte sul fiume Traponzo tra il 1661 e il 1665.



vista dal ponte di Fra Cirillo

 Il nome del maniero deriva da quello di una precedente rocca, la Rocca Vecchia, eretta a poca distanza da questo sito. 
Come si apprende da una targa posta sulle pareti del castello, la sua costruzione fu avviata, nel 1607, da Ottavio Tassoni d’Este, Precettore del Santo Spirito, che aveva commissionato tali lavori all’architetto Canio (o Ascanio) Antonietti. L’idea iniziale era ambiziosa: un palazzo/fattoria, abbastanza dignitoso per ospitare il governatore e il suo seguito di funzionari, ma in grado anche di accogliere le famiglie contadine qui operanti; un nucleo che, quindi, doveva mantenere una propria autonomia. 
fossato anteriore
 Negli anni successivi il castello verrà tenuto, con maggiore autorità, da un nuovo castellano, fra Cirillo Zabaldani, che uno storico locale del XIX secolo (Campanari), descrive «uomo insolente e di mala condizione e misleale […] spergiuro e traditore»; si racconta che fu lui a munire la Rocca Nuova con «gagliarde fortificazioni e spingarde gettate in ferro […]»; questo antico fucile da posa, che secondo lo storico doveva essere ancora presente all’interno del fortilizio nel 1854, era però a quel tempo «monco della sua culatta, che tagliata da quello strumento da guerra passò a fare ufficio di mortaro ne’ dì di festa».
fossato posteriore
 Avanzava seri dubbi sulla validità del progetto, voluto dalla Chiesa Romana, di avviare una riorganizzazione agricola del territorio tutta incentrata sul nuovo castello che ormai risultava tagliato fuori dalle importanti vie di traffico, e ad esso veniva favorito quel piccolo nucleo urbano che nel frattempo stava nascendo nel sito dell’attuale Monte Romano; qui, inoltre, c’era l’osteria, c’erano i campi di lavoro; qui la gente lavorava e viveva, e non aveva alcun motivo di spostarsi a Respampani. Così, venute meno le motivazioni che avevano sostenuto l’edificazione del maniero, i lavori vennero interrotti a metà del XVII secolo, lasciando l’immobile in quello stato incompleto che ancora oggi conserva.
 Ben presto, la storia dell’edificazione del castello si intreccerà con quella del nascente paese di Monte Romano: fra Cirillo Zabaldani, ne farà sospendere i lavori per dedicarsi maggiormente alla costruzione della Chiesa dell’Addolorata sita nel piccolo borgo.
dettaglio fossato posteriore
 L’Azienda Agricola Roccarespampani si estende per una superficie di circa 2.600 ettari, di questi circa 1000 sono coltivati e circa 1300 sono bosco ceduo mentre la rimanente superficie è costituita da tare ed incolti.
L’intera superficie è territorio del Comune di Monte Romano ed è delimitata in gran parte dal confine comunale che a nord s’incontra con il territorio di Viterbo, nelle tenute S. Bernardino, Cipollaretta e Chirichea; a Sud-Ovest, verso Tuscania, è racchiusa dal fosso Pantacciano e dal fiume Marta, mentre a Sud-Est segue i corsi dei fossi Leja e Taraponzo.


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testo in parte preso da:
http://www.roccarespampani.it/index.php?option=com_content&task=view&id=15&Itemid=30