domenica 22 luglio 2012

Città abbandonata di Monterano Vecchia

Un album tenuto nel cassetto per parecchio tempo



















Immersa nella Riserva Naturale di Monterano, si trova una delle più grandi città abbandonate del Lazio. Fondata su uno sperone di tufo ai piedi del quale scorre il fiume Arrone, emissario del Lago di Bracciano, l’antica Monterano mantiene intatte le proprie forme catapultando chi vi si trova all’interno in un epoca lontana.
Gli insediamenti in questa zona risalgono al periodo etrusco di cui è possibile scorgere ancora diverse tombe ed un enorme tracciato lungo il pendio che facilitava la discesa a valle. L’ascesa di questa cittadina, che con il tempo divenne un feudo autosufficiente molto sviluppato, ebbe inizio nella seconda metà del 1600 quando il Principe Altieri, divenuto padrone della città, volle il celebre architetto e scultore Gian Lorenzo Bernini per dare lustro ai suoi possedimenti. Uno degli edifici più importanti della città è il Palazzo Ducale, un ampliamento di un preesistente edificio medievale di cui ancora oggi è visibile l’originaria torre sul lato occidentale. Su progetto di Bernini venne realizzata la facciata con la scenografica Fontana dei Leoni. I leoni scolpiti nella pietra rappresentavano il simbolo araldico della famiglia Paluzzo Albertoni, il cui legame con la famiglia Altieri era dovuto al matrimonio tra Gaspare Paluzzo Albertoni e Laura Caterina Altieri. I basamenti di roccia richiamano invece il paesaggio naturale con reminiscenze etrusche mentre le arcate ricordano il vicino acquedotto. Bernini mette in atto una sperimentazione eclettica di grande qualità che non era riuscito a realizzare in altri suoi progetti.
Perché di una cittadina così ricca e florida permangono solo dei ruderi? Qual è stato l’evento catastrofico che ha portato Monteranno a divenire un luogo abbandonato e dimenticato? 
In realtà non avvenne nessun maleficio o fatto misterioso. La ragione della decadenza di Monteranno avvenne in realtà per motivi futili ed a causa di un grande equivoco storico. Nello stesso periodo in cui Monterano cresceva e prosperava, il vicino paese di Tolfa si ribellava all’esercito francese. 
Ristabilitasi la pace, i tolfatani si ritrovarono però in difficoltà non avendo più una mola sufficiente per macinare grano per tutti gli abitanti del paese. Pensarono allora di utilizzare quella di Monterano. I monteranesi, temendo di essere giudicati ribelli dai francesi, si rifiutarono di dare loro aiuto. 
Il comandante dei francesi, messo al corrente dell’accaduto, fece scortare dalle sue truppe i cittadini di Tolfa ridotti alla fame per assicurare loro l’uso del mulino. Ma i monteranesi, vedendo arrivare l’esercitò, furono presi dal panico pensando in un attacco e scapparono via. 
Questo fu solo l’ultimo atto dello spopolamento del territorio cominciato già agli inizi del ‘700 a causa della peste.
Come ogni città abbandonata che si rispetti anche Monterano ha la propria leggenda e riguarda proprio l’abbandono del centro. Si narra che i cittadini di Monterano non riuscendo a costruire un ponte per oltrepassare la gola alle porte della città a causa dei forti venti, chiesero aiuto a Lucifero al quale promisero animali in sacrificio. In una sola notte il ponte fu eretto solido e destinato a durare in eterno. Gli abitanti della cittadina però, invece di offrire le carni degli animali in sacrificio, le utilizzarono per un lauto banchetto. Come punizione per il loro gesto, il giorno seguente furono colpiti dalla pestilenza. La leggenda è avvalorata da due bassorilievi presenti alla base dell’acquedotto (ora all’interno del museo), raffiguranti un demone che con una mano regge un uomo e con l’altra uccide una vacca.
Una curiosità: Monterano è un luogo misterioso che ha affascinato il mondo del cinema diventando lo scenario perfetto per film internazionali come “Ben Hur” con Charlton Heston o notissime produzioni italiane quali “Brancaleone alle Crociate” con Vittorio Gassman e “Il Marchese Del Grillo” con Alberto Sordi.


Per ulteriori info su questo angolo di paradiso:

http://www.romaepiu.it/content/lantico-borgo-di-canale-monterano

http://www.lazionascosto.it/monterano.html

http://www.monteranoriserva.com/wp/wp-content/uploads/file/2-turano.pdf

lunedì 16 luglio 2012

Castelluccio 2012 ... senza fioritura

Pensare a Castelluccio di Norcia senza la fioritura ... non è possibile. Invece questo anno, purtroppo ci è andata male. Un violento temporale la scorsa settimana ha portato via tutti i fiori
 certo la delusione mia e dei miei compagni di avventura (Fabiana, Alessio ed Enrico) è stata tanta
 ma un'alba mozzafiato ci ha ripagato sia della delusione sia della levataccia

un freddo ed un vento ... pazzeschi e noi pazzi più che mai, li ad aspettare l'alba














... le uniche persone che abbiamo incontrato

 ... gli unici fiori che abbiamo incontrato
... insomma ... un Castelluccio tutto per noi !!!



lungo il Sentiero Viola, una vista strepitosa
  

il sogno di ogni fotoamatore un'alba ed un luogo così, con o senza fioritura c'è da viverlo al 100%.

venerdì 6 luglio 2012

Giro in barca sul Lago di Bolsena


 Erano anni che lo rimandavo, ma ne è valsa la pena farci un giro.
sotto un cielo inizialmente imbronciato, sono partita da Bolsena con una barca dell'organizzazione con destinazione ... le isole Martana e Bisentina nonchè la terza isola Capodimonte, l'isola mancata.
Capodimonte
 Mancata perchè un tempo, con i cambiamenti del livello dell'acqua era solita isolarsi naturalmente della terra ferma. Questo ora non succede più, perchè sono state fatte molte bonifiche.

In occasione del 1500° anno dalla nascita della regina Amalasunta, nel 1994 è stata deposta questa targa
Intorno alla regina Amalasunta ed alla sua morte improvvisa, regnano da sempre misteri e qualcuno dice che ancora il suo spirito si aggiri tra le isolehttp://www.luoghimisteriosi.it/lazio_isolebolsena.html

Una casa sull'isola Martana
 Il capitano, peraltro di poche parole e per nulla propenso alle spiegazioni turistiche, ci ha portato molto lontano delle coste delle due isole, questo perchè esiste il divieto di avvicinamento e di attracco dei natanti non autorizzati. Per dirla tutta ... le isole (che secondo me dovrebbero essere il patrimonio di tutti) sono PRIVATE !!!


 Entrambe le isole sono ricche di chiese, c'è chi dice che sono veramente molto belle.
Il Convento di S. Giacomo

 Qualche anno fa Verdone ci ha girato insieme alla Muti un film del quale ora non ricordo il titolo, ma penso sia stato uno dei pochi fortunati a riuscire ad arrivarci.



Il convento di S. Giacomo
Conoscevo quasi tutte le coste delle isole, ma voltato l'angolo, mi si è aperto questo scorcio incredibile
 non pensavo ci fosse una tale opera.
Un leone a guardia dell'Isola Bisentina e se non sbaglio è dedicato a Leone X.



Una visita ??? ASSOLUTAMENTE da mettere tra i luoghi da visitare in questa estate.