mercoledì 13 aprile 2011

365gg: molto personale

Quando penso ad una fotografia che non potrò più migliorare, nella mia poca esperienza come fotoamatrice, penso a questa
Mio zio e la sua adorata nipotina ... la seconda gioia, figlia della sua prima gioia: Alessia, mia cugina.

... non avrò più la possibilità di rifare la fotografia, di avere la sensazione di un momento normale ma indimenticabile, di rivedere .... mio zio. Uno zio adorato, amato come un padre, tanto unici quanto uguali noi ... poche parole ... tanta forza ... tanto affetto.

E' stato strappato in poco più di due mesi dall'affetto di tutta la nostra famiglia esattamente un anno fa, ma per tutti il dolore non si è attutito, anzi il più delle volte appena lo si ricorda ... prende l'emozione e non si riesce a trattenere le lacrime.

Un dolore che si rafforza e cresce ogni volta che giro gli occhi e vedo il suo "piccolo mondo di campagna": la sua casa, il suo terreno, il suo gatto, le sue scarpe, i suoi stivali, il suo impermeabile ... i suoi oggetti ... i miei ricordi ...

Ogni notte un pensiero, per lui ed i miei nonni, non manca mai ... spero che ora possano stare bene, lontani da dolori e da sofferenze, avvolti da una bella luce, felici ed insieme ... sarò banale, ma li immagino così.
Ieri, come oggi, come domani ... un dolore che si rafforza, una mancanza forte, una assenza ingombrante ... una mancanza dolorosa ...

.... nel mio cuore per sempre !!!!!!!

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Un pensiero di Sant’Agostino
"La morte non è niente"
La morte non è niente. Sono solamente passato dall’altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto. Io sono sempre io e tu sei sempre tu. Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora. Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare; parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato. Non cambiare tono di voce, non assumere un’aria solenne o triste. Continua a ridere di quello che ci faceva ridere, di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme. Prega, sorridi, pensami! Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima: pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza. La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto: è la stessa di prima, c’è una continuità che non si spezza.
Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente,
solo perché sono fuori dalla tua vista?
Non sono lontano, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo. Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza purificata.
Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami: il tuo sorriso è la mia pace.

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